La nostra storia

Nel 1740 sulla costa etrusca, nel comune di Cecina (Li), alla foce dell’omonimo fiume, fu realizzata da Carlo Ginori, che aveva acquisito la tenuta di Cecina dal governo granducale un complesso edilizio, Villa Ginori su preesistenze di una torre costiera. L’edificio, realizzato in breve tempo, avrebbe dovuto costituire il primo passo verso la colonizzazione di un territorio, quello maremmano, all’epoca inospitale, paludoso e solitario che solo dopo le bonifiche del Granduca Leopoldo rinacque a nuova vita.

L’edificio divenne nel corso del Novecento sede del Comando Militare, centro logistico e grazie a questa funzione l’abitato circostante, noto come Marina di Cecina, conobbe un importante sviluppo proprio per accogliere le famiglie dei militari che erano in servizi.

Nel secondo dopoguerra, vicino alla Caserma di Villa Ginori, iniziarono dei privati ad affittare parte delle loro abitazioni per il periodo estivo e sul tratto di spiaggia adiacente una intraprendente bagnina, la signora Armida, iniziò ad ospitare sulla spiaggia le famiglie dei militari che si fermavano sotto gli ombrelloni e le sdraio che la signora Armida ogni mattina col marito posizionava in bella mostra a richiesta e che alla sera riponeva in una improvvisata rimessa. Venne addirittura attivato un collegamento in calesse tra il Centro Storico di Cecina e Villa Ginori per rendere più facile l’accesso alla spiaggia di Marina di Cecina, per godere della natura incontaminata e dei benefici offerti dal mare.

La spiaggia che oggi è un modello di organizzazione e pulizia allora era tutt’altro: dune, sterpaglie, niente lungomare, niente alberghi. Nacque cosi il Bagno Armida, con ombrelloni e sdraio che lavoravano per un periodo di circa 30 giorni all’anno ed offriva servizi avveniristici, oltre alla tintarella, erano molto in voga le sabbiature: il corpo, eccetto testa e collo, veniva immerso in uno strato di sabbia di circa 7 cm, per un tempo dai 10 ai 15 minuti mentre il capo veniva protetto dal sole con apposite cappelli e fazzoletti.

Al servizio di spiaggia presto si aggiunse il servizio di ristoro e così lo stabilimento negli anni 60 si consolida come punto di riferimento nel neonato turismo balneare.

La mia famiglia lo acquistò negli anni 90 dall’originario proprietario per poi passare la gestione e la proprietà a me e mio marito. Ci siamo però ritrovati uno stabilimento molto vetusto dove nessuno aveva più investito da anni e quindi come prima cosa abbiamo dovuto acquistare tutta l’attrezzatura nuova giusto per poter lavorare.

L’anno successivo è stata la volta del parco giochi per i bambini e poi del piccolo campo da calcetto. Non avevamo il bar e questo stava diventando un problema perché comunque i clienti dovevano sempre sostare in locali dove si sentivano ospiti e non a casa… per questo ci siamo decisi a costruire ed aprire il bar della spiaggia.

Abbiamo cercato di costruire uno stabilimento balneare come un piccolo villaggio con giochi per bambini, corsi di ginnastica e balli di gruppo sulla nostra bellissima terrazza e poi animazione tutti i giorni per i nostri piccoli ospiti. Da noi i clienti diventano amici con cui parliamo dei nostri figli, condividiamo le nostre paure, cerchiamo di trascorrere estati spensierate facendo il carico di sole e risate per l’inverno.

Vediamo bambini che diventano adolescenti, poi ragazzi ed infine adulti che ci lasciano in alcuni periodi della loro vita per poi tornare con le loro famiglie… queste sono vere gioie. Sulla spiaggia ci sono i nostri affetti, le nostre storie e quelle dei nostri fedeli clienti, amici che diventano la nostra famiglia allargata!!

Silvia